this post was submitted on 04 Sep 2023
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LGBTQI+

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Uno spazio dedicato alla condivisione di storie, esperienze, notizie, consigli e sapere su qualsiasi tematica riguardante orientamento sessuale, identità di genere e realtà intersex.

Regolamento

1. Questa Comunità è un safe space per le persone LGBTQI+.

Su questo vige una policy di tolleranza zero ed i comportamenti in opposizione a questo principio saranno soggetti a severa moderazione. L'amore è amore. Le donne trans sono donne. Gli uomini trans sono uomini. Le persone nonbinarie non devono a nessuno l'androginìa. Le persone intersex ed aro/ace esistono.

2. Il rispetto reciproco è fondamentale.

Può capitare di non essere d'accordo con altrə utenti, l'importante è ricordare sempre che dall'altro lato dello schermo c'è una persona in carne ed ossa come noi e comportarsi di conseguenza.

3. La neurodivergenza non è uno scherzo.

Questo include non solo disturbi cognitivi, ma anche dell'attenzione, del comportamento alimentare, depressione e tante altre situazioni "sullo spettro" e non.

4. Questa Comunità non è una dating app.

Al fine di mantenere questa Comunità un safe space LGBTQI+ e per evitare di attrarre cosiddettə "chaser" sono scoraggiati post e commenti finalizzati alla ricerca di partner.

La moderazione si riserva la facoltà di giudicare singolarmente post e commenti di questo tipo, in quanto il confine fra ricerca di gruppi di supporto ("conoscete book club saffici a Nuoro?") e di appuntamenti ("ci sono altre ragazze di Forlì?") può a volte essere sottile e di difficile interpretazione.

founded 1 year ago
MODERATORS
 

crosspostato da: https://poliverso.org/objects/0477a01e-1364-f5e8-08c8-3a5870520904

I diritti LGBTQ+ sono stati SEMPRE legati alla privacy, mentre la violazione della privacy è stata spesso utilizzata per opprimere le persone LGBTQ+ criminalizzandole in base ai propri comportamenti

@privacypride

Una delle osservazioni che ci è stata fatta già ai tempi del primo Privacy Pride del 13 novembre 2021 è la natura del nome "Pride".

Questo nome infatti non vuole soltanto richiamare il principio su cui si basa quest'iniziativa, ossia l'orgogliosa rivendicazione della privacy, un diritto umano che per sua natura è rivendicabile con tanta più difficoltà proprio da parte di quelle persone che ne hanno più bisogno; ma il nome è anche un tributo alle battaglie della comunità LGBTQ+ che hanno compreso che la scelta coraggiosa di occupare gli spazi pubblici per rivendicare la propria esistenza nella società era un passaggio fondamentale per iniziare a dare agibilità pubblica alla rivendicazione dei propri diritti.

Ma il nome Privacy Pride ci ricorda anche che i diritti LGBTQ+ sono sempre stati legati alla privacy e che proprio la violazione della privacy è stata spesso utilizzata per opprimere le persone LGBTQ+ criminalizzandole in base ai propri comportamenti.

Due anni fa FPF e LGBT Tech hanno passato in rassegna tre delle più significative violazioni della privacy che abbiano avuto impatto sulla comunità LGBTQ+ nella storia moderna degli Stati Uniti:

  1. Leggi anti-sodomia e privacy sessuale
  2. Il "Lavender scare" iniziato negli anni ’50 e l'impatto sulla tutela dell'occupazione
  3. L'epidemia di HIV/AIDS e l'importanza della protezione dei dati personali.

Questi esempi, insieme a molti altri, verranno analizzati nel libro bianco di FPF e LGBT Tech "New Decade, New Priorities: A summary of twelve European Data Protection Authorities’ strategic and operational plans for 2020 and beyond".

Le lezioni apprese dal passato sulla #privacy e sulla storia #LGBTQ+ possono e dovrebbero continuare a plasmare le conversazioni di oggi. Ad esempio, durante l’era del COVID, possiamo applicare le lezioni apprese dall’epidemia di HIV/AIDS per esaminare le questioni relative alle divulgazioni mediche richieste per il COVID-19. Mentre contempliamo questioni che vanno dall’implementazione del tracciamento digitale dei contatti alle divulgazioni mediche obbligatorie per le persone che sono risultate positive al test per COVID-19, dobbiamo comprendere che la raccolta di dati medici, almeno per la comunità LGBTQ+, è una questione profondamente radicata nella storia, intrisa di stigma e contrassegnata dalla mancanza di protezione legale.

Oggi, i dispositivi e i servizi connessi consentono ai membri della comunità LGBTQ+ di partecipare in modo più completo alla vita online. I dati riguardanti l'orientamento sessuale, l'identità di genere o i dettagli sulla sua vita sessuale di un individuo possono essere importanti per la fornitura di servizi sociali e sanitari, la sanità pubblica e la ricerca medica. Tuttavia, i dati relativi all’identità di genere, all’orientamento sessuale e alla vita sessuale di un individuo possono essere incredibilmente delicati e critici e la raccolta, l’uso e la condivisione di questi dati possono sollevare rischi e sfide unici per la privacy. Il dibattito sulla privacy dei dati LGBTQ+ devono tenere conto dei danni del passato.

Qui il post completo

Vedi anche:

  1. Gender Identity, Personal Data and Social Networks: An analysis of the categorization of sensitive data from a queer critique
  2. Data collection in relation to LGBTI People
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